Manca meno di una settimana, e partirà l’edizione 2022 del torneo di Wimbledon!
In questa edizione del torneo, gli organizzatori hanno deciso di escludere i tennisti russi dai prestigiosi campi dell’All England Lawn Tennis and Croquet Club in seguito all’invasione della Russia ai danni dell’Ucraina, così che la federazione mondiale non assegnerà punti valevoli per le classifiche ATP e WTA per Wimbledon. Un qualcosa che non si era mai verificato da quando esiste l’era Pro, e che trasforma il torneo di quest’anno in una prestigiosa esibizione, che però non assegnerà punteggi.
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Nella storia del torneo, le gioie dei tennisti italiani sono state davvero poche, ma la scorsa estate Matteo Berrettini è andato a un passo dal titolo, e quest’anno parte ancora come uno dei favoriti.
Matteo Berrettini punta alla vittoria nel 2022
L’11 luglio 2021, ha rischiato di diventare una giornata davvero epica per lo sport italiano.
In serata a Wembley, gli Azzurri di Roberto Mancini hanno vinto il titolo europeo nel calcio battendo i padroni di casa, e favoriti, inglesi dopo i calci di rigore, mentre nel pomeriggio, non lontano da Wembley, Matteo Berrettini ha sfiorato un’impresa epica a Wimbledon, raggiungendo la finale del torneo e perdendola contro Novak Djokovic (6-7; 6-4; 6-4 ; 6-3).
Mai nessuno italiano in precedenza, nella gloriosa storia del torneo di Wimbledon, aveva mai raggiunto la finale, e Berrettini è andato davvero vicino a compiere un’impresa.
Nell’edizione del 2022, Berrettini, dopo essere stato lontano dai campi per infortunio, è tornato nelle ultime settimane a giocare sulla sua amata erba, e arriva a Wimbledon dopo aver vinto i tornei di Stoccarda e del Queen’s.
Dopo il solito Djokovic (1.75), è Berrettini (6.50) il principale favorito per il torneo londinese, per quella che sarebbe un’impresa che entrerebbe davvero nella storia del tennis italiano.
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Gli italiani nella storia a Wimbledon
Prima di Berrettini, solo Nicola Pietrangeli era riuscito ad arrivare a una semifinale a Wimbledon nel 1960, perdendola in 5 set contro Rod Laver. Parliamo però dell’epoca pre-Open, mentre dal 1968 in poi, per gli italiani sono arrivate quasi solo delusioni.
Adriano Panatta ci ha provato più volte negli anni Settanta dello scorso secolo, raggiungendo però come massimo risultato solo i quarti di finale nel 1979 battuto in 5 set da Pat Du Prè.
L’impresa dei quarti sarà ripetuta quasi 20 anni dopo (1998) da Davide Sanguinetti che, sfruttando un tabellone che gli aveva fatto evitare i big, arriverà ai quarti, sconfitto poi da Richard Krajicek.
Da allora ci hanno provato in tanti, da Andreas Seppi a Fabio Bolelli fino a Fabio Fognini, ma nessuno di loro è mai andato oltre il terzo turno a Wimbledon.
Ciò ci fa capire quanto sia stata incredibile l’impresa di Berrettini l’anno scorso, con Matteo che quest’anno parte per fare addirittura meglio e portarsi a casa il trofeo.
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