Doveva essere ancora il Tour di Tadej Pogacar, che sembrava avviarsi verso la sua terza vittoria consecutiva nella corsa a tappe più prestigiosa al mondo, ma lo sloveno non aveva fatto i conti con Jonas Vingegaard, secondo l’anno scorso qui in Francia, e ora praticamente sicuro di vincere il suo primo Tour della carriera.

Con la tappa vinta giovedì ad Hautacam- dove c’è stato un gande gesto di fairplay fra Vingegaard e Pogacar, con il danese ad aspettare lo sloveno per stringergli la mano dopo la caduta di quest’ultimo- il leader della classifica generale ha ora 3’ e 26’’ su Pogacar, e con la tappa di venerdì con arrivo a Magnoac che non dovrebbe cambiare nulla, e la cronometro di sabato che non andrà a intaccare sensibilmente i distacchi, Vingegaard può già programmare il suo trionfo di domenica sui Campi Elisi a Parigi.

Sarà una vittoria di squadra per il danese, con la sua Jumbo-Visma– soprattutto grazie a Roglic e Van Aert– che è stata decisiva per la vittoria in questo Tour. Oggi Vingegarrd viene dato a 1.01 per la vittoria della corsa gialla, mentre un successo di Pogacar viene ritenuto quasi impossibile ormai, ed è in palinsesto a 21.00.

Dietro i due leader, ormai molto distanziato Geraint Thomas della INEOS Grenadiers, che è staccato di ben 8’ dal leader della corsa.

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Le altre classifiche del Tour

Oltre alla classifica generale, dove ormai Vingegaard non sembra avere più avversari, il danese andrà a conquistare anche la maglia come miglior scalatore- sopravanzando sempre Pogacar– dimostrando così di essere un corridore ormai completo, che merita appieno questo Tour.

La maglia per la classifica a punti andrà invece ad un compagno di squadra di Vingegaard alla Jumbo Visma, quel Wout Van Aert che ha dato spettacolo finora al Tour, ed è stato decisivo per il successo che il danese andrà ad ottenere a Parigi.

Pogacar, che nel corso del Tour ha perso via via- per Covid o infortuni- tanti compagni che lo potevano aiutare alla UAE Emirates, puntava alla classifica generale e a quella di miglior scalatore, ma si dovrà accontentare della classifica di miglior giovane a questo Tour, ben sapendo, che a 24 anni ancora da compiere, il futuro è dalla sua parte, e di certo sarà protagonista in altre corse a tappe a partire dalla Vuelta, sempre che la UAE Emirates decida di far partecipare lo sloveno, e di non preservarlo per altre corse che arriveranno in autunno.

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