In questo articolo andremo a vedere quale è la durata di una partita di calcio, in quanti tempi è divisa la partita stessa, e cosa succede se le squadre arrivano in parità alla fine dell’incontro.
Andremo poi a vedere anche cosa succede nel calcio a 5, e quali sono le differenze nella durata delle partite fra calcio tradizionale e calcio a 5
Quanto dura una partita di calcio?
Una partita di calcio dura 90 minuti, ed è divisa in due tempi di 45 minuti ciascuno.
Fra i due tempi di 45 minuti, vi è una pausa di 15 minuti per i giocatori, che tornano negli spogliatoi per reidratarsi e ricaricarsi.
Durante periodi molto caldi, sono stati introdotti dei “cooling break” della durata di qualche minuto a metà dei due tempi di gioco. I giocatori hanno così la possibilità di recarsi verse le panchine per reidratarsi, senza dover tornare negli spogliatoi.
Nel calcio non è previsto il tempo effettivo, e quindi, a differenza di altri sport, il cronometro dell’arbitro non si ferma durante le pause di gioco, e quindi alla fine di ogni tempo, è l’arbitro a decidere quanto dovrà recuperare visto il tempo perso.
Durata della partita dopo il VAR
Dall’introduzione della VAR (Video Assistant Referee) in alcuni campionati e tornei di calcio professionistico, le pause di gioco sono diventate molto più lunghe, e quindi a volte si assiste in recuperi molto lunghi da parte dell’arbitro.
La VAR non è invece presente nei campionati dilettantistici e nei tornei nazionali minori, ma è utilizzata solo nei campionati più importanti, oltre che per le fasi finali di Mondiali, Europei, coppe europee, e tornei di simile livello.
Durata dei tempi supplementari
In caso di partite internazionali per Mondiali, Europei, coppe europee, o tornei nazionali o internazionali di ogni genere, in caso che le due squadre arrivino in parità al 90’ minuto di gioco, vengono disputati due tempi supplementari della durata di 15 minuti ciascuno.
Se qualora la parità resista, vengono tirati i calci di rigore per decretare che vincerà la manifestazione.
Numero di rigori
Ogni squadra ha a disposizione 5 rigori a testa, che vengono tirati in maniera alternata, e alla fine vince la squadra che ovviamente ne realizza di più.
In caso sussista ancora la parità fra le due squadre dopo la serie di 5 rigori, si continuerà ad oltranza, finché una delle due squadre non sbaglierà e l’altra realizzerà il rigore decisivo.
Regola Golden Goal e Silver Goal
In passato, in tornei internazionali, era stata introdotta la regola del “Golden Goal” nei supplementari. Cioè la squadra che avesse realizzato per primo un gol negli extra-time, avrebbe vinto la partita, e il gioco sarebbe stato interrotto.
Si è sperimentato anche il “Silver Goal”, e cioè quando una squadra realizzava un gol nel supplementare, l’altra squadra che aveva subito la rete aveva tempo fino alla fine di quel singolo tempo supplementare per rimediare, altrimenti la compagine che aveva realizzato il Silver Goal, veniva decretata vincitrice.
Entrambe le regole del Golden e del Silver Goal sono state presto abbandonate, e si è tornati a giocare i supplementari in maniera tradizionale.
Quanto dura una partita di calcio a 5?
Il calcio a 5, a differenza del calcio, si gioca ovviamente su un campo ridotto, ed è previsto l’utilizzo del tempo effettivo di gioco, con gli arbitri che fermano il cronometro quando la palla non è in gioco.
Ma quanto dura una partita nel calcio a 5? Nel calcio a 5 si giocano due tempi di 20 minuti ciascuno di tempo effettivo.
Qualora persistesse la parità al termine dei due tempi- in manifestazioni dove non è previsto il pareggio- vengono giocati due tempi supplementari di 5 minuti ciascuno (sempre con tempo effettivo). Qualora sussista ancora la parità, vengono tirati i calci di rigore.
In ognuno dei due tempi, gli allenatori di ciascuna squadra possono chiamare un time-out a testa della durata di un minuto.
Per le rimesse laterali, rimesse dal fondo e calci d’angolo, nel calcio a 5, a differenza del calcio, un giocatore ha solo 4 secondi per rimettere la palla in gioco, altrimenti viene fischiata una penalità al giocatore stesso incaricato di rimettere in gioco il pallone.
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