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Prima ancora che la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di calcio venisse celebrata, i tornei di calcio maschile e femminile hanno già avuto inizio, e le sorprese non sono mancate di certo.

In campo femminile c’è stata la rovinosa caduta delle favoritissime americane contro la Svezia, mentre in campo maschile le sorprese sono state ancora di più, con l’Argentina battuta 2-0 da una sorprendente Australia, la Francia travolta per 4-1 dal Messico, e la favorita Spagna fermata sullo 0-0 dall’Egitto.

Gli spagnoli, assieme ai brasiliani, sono i grandi favoriti di questo torneo olimpico e, guardando ai nomi della rosa delle Furie Rosse, non si capisce come la squadra di De La Fuente possa mancare questo appuntamento con l’oro olimpico.

 

La rosa della Spagna alle Olimpiadi

 

Se guardiamo alle rose delle 16 candidate che si stanno disputando il torneo olimpico maschile a Tokyo, la Spagna è quella che può vantare la maggiore qualità.

Sono ben 6 i reduci della squadra che ha ben impressionato agli ultimi Europei con Luis Enrique in panchina, e che è uscita nelle semifinali con l’Italia ai rigori, anche con un pizzico di sfortuna.

Unai Simon in porta, Eric Garcia e Pau Torres in difesa, Dani Olmo e Mikel Oyarzabal in attacco, ma soprattutto la stellina del Barcellona Pedri in mezzo al campo, un giocatore giovanissimo, ma già decisivo sia per il suo club che per la nazionale. Tutti giocatori di grandissima qualità, e tutti under che potranno avere un impatto enorme per le Furie Rosse ai prossimi Mondiali del Qatar nel 2022. A questi vanno poi aggiunti i tre fuoriquota Dani Ceballos, che dopo un prestito all’Arsenal tornerà al R.Madrid, l’altro madridista Marco Asensio, e Mikel Merino della Real Sociedad.

La Spagna è una nazionale praticamente completa in tutti i reparti, che potrebbe pagare la stanchezza dei giocatori reduci dall’Europeo, ma che se riuscirà a trovare la quadra, sarà senz’altro la candidata numero uno all’oro olimpico.

 

Il calendario della Spagna

 

Nella prima uscita nel girone, gli spagnoli si sono fatti fermare da un Egitto schierato in versione ultradifensiva con un 5-4-1 che non faceva passare neanche uno spillo. La squadra di De La Fuente è stata anche sfortunata, ma ora dovrà puntare a un pronto riscatto nell’uscita di domenica contro l’Australia, impegno non banale, visto che gli oceanici si sono appena imposti a sorpresa per 2-0 sull’Argentina. A concludere il girone sarà proprio la sfida di Saitama contro gli argentini, e nei quarti si prospetta già uno scontro stellare con Brasile o Germania, anche se i tedeschi sono caduti alla prima uscita con i verdeoro (2-4), e il loro posto nella fase ad eliminazione diretta potrebbe essere preso dalla Costa D’Avorio di Kessie (vittoriosa per 2-1 all’esordio sull’Arabia Saudita).

 

I precedenti recenti della Spagna alle Olimpiadi

 

L’unico oro olimpico spagnolo nel calcio risale alla vittoria di Barcellona nel ’92, quando il gol di Kiko decise la sfida con la Polonia (3-2).

Successivamente la Spagna si è presentata ai Giochi con altre squadre molto competitive, come nel 2000, quando le Furie Rosse persero la finale contro il Camerun di Eto’o ai rigori.

Nel 2012 invece, una squadra che poteva vantare campioni come Mata, Javi Martinez, Jordi Alba, Thiago, Koke, Isco e De Gea, uscì incredibilmente al primo turno, in un raggruppamento che comprendeva anche Giappone, Marocco e Honduras.

Quest’anno le aspettative sono ben diverse, ma già da domenica i ragazzi di De La Fuente dovranno cambiare marcia.

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