L’Italia è campione d’Europa, e mai titolo fu più meritato.
Gli Azzurri hanno battuto per 4-3 ai rigori l’Inghilterra, dopo aver battuto ai rigori anche la Spagna in semifinale, ma l’Italia ha dimostrato per l’ennesima volta anche ieri sera all’ultimo atto del torneo, di essere la squadra migliore, quella che più volte ha imposto il proprio gioco agli avversari, quella che ha saputo resistere meglio nelle situazioni difficili, quella che ha mostrato una solidità e una compattezza nell’organico, che non si è vista in altre squadre.
E’ il trionfo in primis di Roberto Mancini, che ha saputo ricostruire questa nazionale dalla ceneri di quattro anni fa, dalla mancata qualificazione al Mondiale russo del 2018, dall’”Apocalisse”, come si era detto e scritto allora.
Questa è un’Italia diversa rispetto al passato perché, pur facendo un confronto con quella vincente al Mondiale 2006, questa non è una nazionale che si arrocca in difesa e si difende con le unghie e con i denti- anche se lo sa fare quando serve- ha meno classe in rosa rispetto a quella del 2006, ma ha giocatori pronti a sacrificarsi l’uno per l’altro. Soprattutto questa è una nazionale che fa gioco, che impone il suo modo di giocare, pressa alto l’avversario, non si ferma quando è in vantaggio, e riesce a rimanere tranquilla anche quando va sotto- ieri il gol inglese è arrivato dopo appena due minuti.
Mancini ha impostato questa squadra con il 4-3-3, con una difesa che si basa ancora su due rocce al centro della difesa come Bonucci e Chiellini, che spinge come una fuoriserie di Formula Uno a sinistra con Spinazola e, dopo l’infortunio del romanista non ha ceduto neanche Emerson, mentre Di Lorenzo a destra ha mostrato delle crepe, ma non si è fatto sorprendere nei momenti decisivi.
E’ a centrocampo però che questa Italia fa la differenza. Jorginho, dopo aver guidato il Chelsea alla conquista della Champions, in questo Europeo ha mostrato ancora una volta di essere uno dei centrocampisti più forti del mondo, mentre Verratti ha pagato l’infortunio di maggio e non è apparso sui suoi standard usuali. Nono sono mancate le sgasate di Barella, cha ha comunque pagato una stagione faticosissima con l’Inter, ma la qualità per l’Italia è arrivata anche dalla panchina, con Locatelli, Pessina, Cristante, tutti giocatori la cui valutazione economica è cresciuta esponenzialmente dopo questo Europeo.
Dove l’Italia dovrà migliorare sarà in attacco. Nono tanto sulle fasce dove Chiesa è stato uno dei migliori giocatori di questo Europeo, e Insigne ha illuminato spesso il gioco- senza dimenticare l’importantissimo Berardi– ma nel centravanti, perché Immobile è stato forse il peggiore della spedizione azzurra, e Belotti non ha fatto certo meglio le poche volte che è stato chiamato in causa da Mancini.
Quali sono i prossimi appuntamenti per gli Azzurri?
Per i tifosi italiani ora è tempo di festeggiare, ma i prossimi appuntamenti sono alle porte.
Gli Azzurri saranno già in campo il prossimo 2 settembre a Firenze da campioni d’Europa per affrontare la Bulgaria per le qualificazioni mondiali, e tre giorni dopo si andrà a Basilea, per uno scontro forse già decisivo contro la Svizzera. L’Italia ha iniziato il girone di qualificazione con 3 vittorie in 3 partite e, a settembre, affronterà anche la Lituania a Reggio Emilia prima di concludere le qualificazioni a metà novembre.
L’appuntamento più importante è però quello per le finali di Nations League a ottobre, anche perchè semifinali e finali si giocheranno fra Milano e Torino.
L’Italia affronterà in semifinale la Spagna a San Siro il 6 ottobre, in quella che sarà la rivincita della semifinale europea giocata a Wembley qualche giorno fa. Nell’altra semifinale a Torino si scontreranno Belgio e Francia, con la finale per il terzo posto schedulata a Torino, e quella per il trofeo a Milano il 10 ottobre 2021.
L’Italia di Mancini per ora festeggia, ma con Nations League e Mondiali in Qatar alle porte, gli Azzurri possono decisamente sognare in grande.