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La rivoluzione è durata solo 48 ore. O almeno così sembra.

Dopo le sempre più forti proteste dei tifosi, soprattutto di Chelsea e Liverpool, le sei squadre inglesi hanno deciso di tirarsi fuori dal progetto Superlega, e nella notte anche l’Inter ha detto di non essere più interessata, mentre il Barcellona ha rimandato la decisione ai soci- un modo elegante per chiamarsene fuori.

R.Madrid e Juve rimangono sulle loro posizioni pro Superlega- Florentino Perez ne è anche l’ideatore e Andrea Agnelli il primo sostenitore- mentre la posizione del Milan non è ancora molto chiara, ma il progetto sembra ormai sgonfiato, almeno come era stato pensato inizialmente.

In queste ore stanno uscendo voci di modifiche al regolamento del calcio che sarebbero state introdotte dalla Superlega, modifiche che sarebbero andate incontro a un pubblico giovane, che si sta disamorando sempre più del gioco.

Già a inizio anni Novanta, l’allora segretario generale della FIFA Sepp Blatter aveva paventato porte più grandi, abolizione del fuorigioco e altre idee strampalate per aumentare lo spettacolo in campo, ma con la Superlega, il calcio rischiava di avvicinarsi sempre più a un videogame, ed essere sempre meno uno sport.

Vediamo quindi quali potevano essere i cambiamenti in grembo al progetto Superlega:

 

 ⚽         Tre o quattro tempi di gioco invece che due

Sia Florentino Perez che Andrea Agnelli, negli scorsi mesi hanno più volte sottolineato come il pubblico dei giovanissimi abbia difficoltà di concentramento, mantenere alta l’attenzione a lungo- problema che non riguarda solo il calcio- e quindi il gioco del futuro si sarebbe dovuto adattare alle esigenze del pubblico dei 15-20enni.

Secondo Agnelli, i giovani si annoiano per partite troppo lunghe di 90 minuti, e quindi era allo studio la possibilità di ridurre il tempo di gioco, possibilmente dividendolo in 3 o 4 tempi invece degli attuali 2, con l’introduzione del tempo effettivo di gioco. Così facendo si sarebbe favorito anche l’introduzione di nuovi spazi pubblicitari- come succede nella NFL- e il calcio sarebbe più stato simile a un FIFA o a un PES, avvicinandosi sempre più alle piattaforme di gioco preferite dagli adolescenti di oggi.

 

⚽          Arbitri con il microfono in campo

Ad oggi non sappiamo quello che arbitro e sala VAR comunicano fra loro, e spesso i direttori di gara adottano decisioni che non riusciamo a comprendere dagli spalti o dal divano di casa mentre guardiamo una partita.

Sempre prendendo esempio dall’NFL- ma anche dal rugby- l’arbitro sarebbe stato dotato di un microfono, attraverso cui avrebbe spiegato il tempo reale le decisioni prese, anche le più controverse.

 

 ⚽         Possibilità di acquisto degli ultimi 15 minuti della partita

Ad oggi, per assistere alle partite della Champions League in TV, bisogna abbonarsi a dei pacchetti di partite, solitamente all’intera manifestazione.

Le partite spesso risultano poco interessanti- soprattutto nella prima fase della manifestazione- e a volte, in particolar modo nei primi tempi, risultano essere molto tattiche, con le due squadre che si studiano.

Sempre per venire incontro al pubblico più giovane, si pensava di vendere i diritti anche sui finali di partita, magari gli ultimi 15 minuti, un qualcosa su cui sta ragionando anche la NBA, dove spesso, durante la stagione regolare, le squadre si “allenano” nei primi tre quarti, per poi giocare la partita vera nell’ultimo quarto.

 

Per ora sembra però tutto rimandato. Ancora per quanto? Davvero la Superlega è stata accantonata definitivamente?

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