Tutto il mondo dello sport ha gli occhi rivolti verso la Bundesliga, visto che la Germania potrebbe essere il primo Paese a ricominciare con il calcio dopo la pandemia da coronavirus.
La ripresa della Bundesliga il 9 maggio sta aspettando l’ok da parte del governo, ma intanto ci sono proteste riguardo alla decisione che stanno arrivando da più parti. Il professore Uwe G. Liebert, che è a capo dell’Istituto di Virologia dell’Università di Lipsia, è scettico sulla ripresa per non compromettere la salute dei giocatori e degli staff delle squadre coinvolti durante le partite. “Non sappiamo gli effetti a lungo termine del Covid-19”, ha detto Liebert alla Mitteldeutsche Zeiting. “E’ possibile ammalarsi e anche morire in giovane età per il virus. Di solito si sa di aver contratto il virus solo dopo 48 ore, e dal mio punto di vista tutte le persone che verranno a contatto con un calciatore infettato, quindi anche i giocatori della squadra avversaria, dovrebbero poi andare in quarantena”.
Parte del protocollo medico redatto dalla Bundesliga dice che i calciatori dovrebbero essere testati regolarmente, con almeno 20.000 test da fare durante il perido della ripresa del campionato. La temperatura dei giocatori poi dovrebbe essere misurata ogni volta che entrano in uno stadio prima di una partita, proprio per ridurre al minimo gli effetti di un contagio. Il pubblico non sarà permesso negli stadi in Germania fino almeno al prossimo 24 ottobre e allo stadio potranno accedere solo i giocatori delle due squadre, gli allenatori, gli staff medici, il personale per le riprese TV, per un totale massimo di 300 persone.
Non si potrà rispettare ovviamente il distanziamento sociale in campo, ma dovrà essere rispettato da tutti gli addetti ai lavori all’interno dello stadio. Gli impianti dovranno prevedere spogliatoi aggiuntivi, e i giocatori non potranno stringersi la mano prima delle partite e non ci saranno conferenze stapa post partita. Ovviamente la Bundesliga, come gli altri tornei europei, vuole ricominciare per chiari motivi economici, visto che in Germaina si potrebbero perdere quasi 300 milioni di euro dai diritti televisivi se la stagione non dovesse concludersi, anche se alcune televisioni pare vogliano comunque portare a termine i pagamenti, anche se con qualche ritardo. “Se non riusciremo a riprendere nei prossimi mesi, la Bundesliga non sarà più come la conoscevamo prima”, ha dichiarato il CEO del Borussia Dortmund Hans-Joachim Watzke a Sky Tv Germania. “Sappiamo che molti tifosi non vogliono che le partite si giochino a porte chiuse, ma vogliamo salvare il calcio. Stiamo facendo il possibile per tornare al lavoro, non vogliamo trattamenti speciali rispetto ad altre categorie, ma non vogliamo neanche essere svantaggiati".
Con le partite previste a porte chiuse, la preoccupazione è che i tifosi possano accalcarsi al di fuori degli stadi, proprio come successo a Parigi dopo la partita di Champions League a febbraio fra PSG e Borussia Dortmund. “Mentre sappiamo come fronteggiare il problema all’interrno degli stadi, non sapremmo come affrontarlo al di fuori” ha dichiarato Jorg Radek, responsabile sindacale della polizia tedesca. “Non possiamo permetterci di avere masse di tifosi al di fuori degli stadi. Ciò non solo è proibito, ma sarebbe da irresponsabili”.
Borussia Monchengladbach fans have paid for cardboard cutouts of themselves to fill the stadium if Bundesliga matches resume behind closed doors.
Some 2,000 are already in place with at least another 6,000 on the way pic.twitter.com/vvPHzW02KJ
— ESPN FC (@ESPNFC) April 25, 2020
Il Borussia Moenchengladbach, che dovrebbe ripartire con la partita in casa con il Bayer Leverkusen, ha pensato fuori dai termini per poter ovviare al problema della mancanza di pubblico. La loro campagna “State a casa stando allo stadio”, ha permesso a 8.000 tifosi di comprare altrettante figure in cartone con il viso dei tifosi della squadra, da essere poi apposti sul seggiolino dell’abbonato che parteciperà alla campagna.
La Germania finora ha avuto numeri di contagiati e morti per la pandemia meno drammatici di Italia, Gran Bretagna e Spagna, ma ci sono ancora dubbi che il calcio possa riprendere così velocemente. Il resto del mondo del calcio comunque guarda oggi la Germania con speranza, fiducioso di poter tornare a giocare una volta che il governo tedesco avrà dato l’ok alla Bundesliga per ripartire.