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Per battere al meglio un calcio di rigore ci vuole coraggio, destrezza, abilità e precisione, e ovviamente anche un po’ di fortuna.

Sono stati tanti gli specialisti dal dischetto in Serie A, e qui vogliamo menzionare i primi 10 per rigori realizzati da quando la Serie A si gioca a girone unico (stagione 1929/30).

I migliori rigoristi di Serie A

Vediamo la classifica dei migliori rigoristi di Serie A.

Rigoristi

Rigori segnati

Francesca Totti 71
Roberto Baggio 68
Alessandro Del Piero 50
Giuseppe Savoldi 45
Giuseppe Signori 44
Ciro Immobile 44
Istvan Nyers 36
Domenico Berardi 35
Antonio di Natale 33
Fabio Quagliarella 32

Francesco Totti (71 rigori segnati)

E’ Totti il miglior realizzatore della Serie A, e tutte le sue 71 reti dal dischetto, sono state segnate con la maglia della Roma.

Totti è stato infatti una bandiera della Roma, “il Capitano” per eccellenza, e dal suo esordio nel 1992 con la maglia giallorossa, non ha mai cambiato casacca, arrivando a totalizzare 619 presenze e 250 reti con la squadra giallorossa.

Roberto Baggio (68 rigori segnati)

A differenza di Totti, Roberto Baggio ha cambiato spesso casacca, ma in tutti i posti dove ha giocato, si è affermato sempre come un grande campione.

Sessantotto le realizzazioni per Baggio dal dischetto in Serie A, divise fra Juve (25), Fiorentina (17), Bologna e Brescia (11 per entrambe), Milan (3) e Inter (1).

Baggio è stato spesso implacabile dal dischetto, anche se spesso viene ricordato per aver sbagliato il rigore più importante della sua carriera, quando a Pasadena, nella serie finale di rigori ai Mondiali 1994 contro il Brasile, tirò alle stelle il pallone che consegnò il titolo ai brasiliani. Quel rigore sbagliato comunque non intaccò lo splendido Mondiale, e la splendida stagione di Roberto Baggio, da sempre un campione amato dai tifosi di tutte le squadre.

Alessandro Del Piero (50 rigori segnati)

Dopo Totti, parliamo di un’altra bandiera.

Alessandro Del Piero è cresciuto calcisticamente nel Padova, ma è alla Juve che ha giocato dal 1993 al 2012, vincendo scudetti, la Champions League nel 1996, e conquistando anche il Mondiale con la nazionale nel 2006.

Giocatore di gran classe ed eleganza, Del Piero era un realizzatore spietato dal dischetto del rigore. Con la Juve ha totalizzato 513 presenze, realizzando 208 gol.

Giuseppe Savoldi (45 rigori segnati)

Parliamo di “Mister Miliardo”, ribattezzato così perché nell’estate del 1975 passò dal Bologna al Napoli, e i partenopei, fra prezzo del cartellino e prestiti di giocatori ceduti ai felsinei, pagarono circa due miliardi delle vecchie lire. Fu il primo giocatore la cui valutazione superò il miliardo di lire in Serie A.

La sua carriera si divise fra Atalanta, Bologna e Napoli, e dal dischetto Savoldi era una sentenza. Non solo dal dischetto però, perché Beppe si impose come uno degli attaccanti più forti e temuti nella Serie A degli anni Settanta.

Giuseppe Signori (44 rigori segnati)

Da un Beppe (Savoldi), a un altro (Signori).

L’attaccante di Alzano Lombardo, si è imposto in Serie A con la maglia del Foggia di Zeman, ma è alla Lazio, sempre con il boemo in panchina, che si è imposto come campione della Serie A.

Nell’estate 1995, Sergio Cragnotti, allora presidente dei biancocelesti, voleva cedere Signori al Parma, ma i tifosi della Lazio scesero in piazza, e impedirono il trasferimento.

Signori giocò in Serie A anche con le maglie di Sampdoria e Bologna, ed è stato protagonista ai Mondiali del 1994 con Arrigo Sacchi sulla panchina azzurra.

Ciro Immobile (44 rigori segnati)

Nel caso di Immobile, parliamo di un giocatore ancora in attività, e quindi in grado di incrementare il suo bottino dal dischetto, e arrivare almeno a raggiungere, o superare, Del Piero.

Spesso criticato per il suo rendimento in nazionale, Immobile è un cecchino implacabile con la maglia della Lazio, e ovviamente un rigorista quasi infallibile.

Immobile si è imposto nel Pescara di Zeman (dove giocavano anche Verratti e Insigne), e poi ha giocato anche con Genoa, Torino, Borussia Dortmund e Siviglia.

Istvan Nyers (36 rigori segnati)

Considerato “l’attaccante apolide”, perché cresciuto in un territorio conteso fra Ungheria e Jugoslavia, a un certo punto si vide privare della nazionalità.

In Italia si impose con la maglia dell’Inter, dove giocò dal 1948 al 1954, per poi passare alla Roma, dove giocò altri due anni prima di abbandonare l’Italia e trasferirsi al Barcellona.

In Italia ha vinto due scudetti con la maglia nerazzurra.

Domenico Berardi (35 rigori segnati)

Attaccante arrivato alla soglia dei 28 anni, sembra ormai pronto al salto in una grande squadra, dopo che la scorsa estate ha vinto gli Europei con la maglia dell’Italia.

Berardi è uno dei giocatori più importanti del Sassuolo, dove è cresciuto calcisticamente, e dove gioca in prima squadra dal 2012. E’ stato uno dei protagonisti della cavalcata dei neroverdi dalla Serie B alla Serie A, ed ora è una vera e propria bandiera della squadra.

Antonio Di Natale (33 rigori segnati)

Totò Di Natale ha giocato in Serie A con le maglie di Empoli e Udinese, ma è in Friuli dove si è imposto, e dove ha giocato fra il 2004 e il 2016.

E’ stato spesso vicino a un trasferimento in una grande squadra- soprattutto alla Juve- ma alla fine ha sempre deciso di rimanere con i bianconeri friulani.

Fabio Quagliarella (32 rigori segnati)

Parliamo anche qui di un giocatore ancora in attività, anche se sul finire della carriera.
Quagliarella ha calcato i campi della massima serie con le maglie di Ascoli, Udinese, Napoli, Juve, Torino e Sampdoria.

Con i blucerchiati, dove è tornato nel 2016, ha trovato una seconda giovinezza, e prima di lasciare il calcio giocato, vuole regalare la salvezza in questa stagione alla Sampdoria.

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