Il calcio lo sappiamo è in continua evoluzione, non soltanto da un punto di vista tattico, ma anche regolamentare, con il VAR che è stato introdotto solo qualche anno fa, ma ogni settimana continua a far discutere gli addetti ai lavori e gli appassionati sul fatto che abbia o no migliorato il gioco. Anche le 5 sostituzione sono una novità recente, visto che sono state introdotte nel 2020 in pieno periodo Covid, e poi mantenute e adottate ormai da tutte le federazioni.
La prossima novità regolamentare che potrebbe risultare di una certa importanza è l’espulsione a tempo di un giocatore, un qualcosa che il calcio importerebbe da altri sport, dove è già presente da alcuni anni.
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Come funzionerà l’espulsione a tempo nel calcio?
L’IFAB (International Football Association Board), potrebbe sperimentarla già nella prossima stagione (2024/25), e, visto che i primi esperimenti sono iniziati nella stagione 2019/20 nei campionati giovanile inglesi, potrebbe proprio essere la Football Association ad essere la federazione pilota.
Così che potremmo vedere l’espulsione a tempo nella prossima FA Cup, oppure nella WSL (Women Super League), il massimo campionato femminile inglese, che è uno dei più competitivi al mondo e ha un grande seguito in Inghilterra.
Ad oggi l’IFAB non ha ancora deciso quanto durerà l’espulsione a tempo di un giocatore, ma si ritiene che un calciatore possa essere cacciato fuori dal campo per un massimo di 10 minuti per una partita che ne dura 90.
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Quando verrebbe applicata l’espulsione a tempo nel calcio?
L’espulsione a tempo potrebbe essere rappresentata da un cartellino arancione, a metà fra il cartellino giallo dell’ammonizione, e quello rosso per l’espulsione.
Il cartellino arancione verrebbe mostrato per quei falli riguardanti falli tattici oppure proteste, ritenuti gravi ma non così tanto da meritare un cartellino rosso. L’IFAB ha fatto l’esempio del fallo di Giorgio Chiellini su Bukayo Saka nell’ultima finale degli Europei vinta dall’Italia sull’Inghilterra nel 2021, quando il difensore azzurro trattenne platealmente per la maglia l’attaccante inglese lanciato a rete. In quel caso Chiellini fu ammonito, ma con il nuovo regolamento potrebbe accomodarsi in una panchina dedicata appositamente a bordo campo per 10 minuti.
Stessa cosa per le proteste reiterate che, nel caso non siano troppo offensive nei confronti del direttore di gara, potrebbero portare a un’espulsione temporanea del giocatore che ha commesso l’infrazione.
In quali altri sport si utilizza già l’espulsione a tempo?
Sono molti gli sport nei quali l’espulsione a tempo viene già utilizzata.
L’esempio più classico è quello del rugby, dove l’espulsione a tempo corrisponde all’allontanamento dal campo del giocatore per un periodo di 10 minuti. Questo cartellino giallo viene mostrato nel rugby dall’arbitro per violazioni di gioco reiterate, falli di gioco ripetuti, oppure gioco sleale, pericoloso e antisportivo. Come nel calcio, anche nel rugby esiste la possibilità che l’arbitro possa mostrare il cartellino rosso, ma questo viene estratto solo in caso di falli veramente gravi da parte di un giocatore.
Il rugby però non è l’unico sport dove viene applicata l’espulsione a tempo, perché questa esiste già nell’hockey, sia su pista che su ghiaccio, e anche nella pallanuoto.
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