
Andiamo a ripercorrere la storia di un Napoli-Milan che ha fatto epoca, che è stato un vero e proprio spareggio per lo scudetto, e che ha consentito al Milan di Sacchi di vincere il primo trofeo di una lunga serie che è proseguita poi in Europa.
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Lo scenario prima di Napoli-Milan 1988
Il Napoli di Bianchi aveva vinto lo scudetto l’anno precedente, il primo della storia per gli Azzurri. Era la squadra di Maradona, ma non solo, perché quel Napoli era formato da tanti campioni, che in quegli anni dominavano il calcio italiano.
Nella stagione 1987/88 il Napoli si laureò campione d’inverno, e a cinque giornate dalla fine del campionato, arrivò ad avere 4 punti di vantaggio sul Milan (all’epoca vigevano ancora i due punti a vittoria).
Tutto cambio da metà aprile in poi. Il 17 aprile infatti la squadra di Sacchi andò a vincere a Roma contro i giallorossi, mentre i partenopei uscivano sconfitti in casa della Juve. La settimana successiva la squadra di Maradona si fermò ancora in casa del Verona (pareggio per 1-1), mentre il Milan dominò e vinse il derby con l’Inter. Le due squadre arrivavano così allo scontro diretto al San Paolo del 1° maggio separate da un solo punto in classifica, ma l’inerzia era tutta a favore dei rossoneri.
Classifica Serie A 1988
Posiziona | Squadra | Pt | G | V | N | P |
1 | Milan | 45 | 30 | 17 | 11 | 2 |
2 | Napoli | 42 | 30 | 18 | 6 | 6 |
3 | Roma | 38 | 30 | 15 | 8 | 7 |
4 | Sampdoria | 37 | 30 | 13 | 11 | 6 |
5 | Inter | 32 | 30 | 11 | 10 | 9 |
6 | Juventus | 31 | 30 | 11 | 9 | 10 |
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Formazione Napoli 1988
Bianchi schierava i suoi con il libero dietro (Renica), e con difensori di valore assoluto come Ferrara e Francini, più Bruscolotti, che aveva ceduto la fascia di capitano a Maradona. A centrocampo De Napoli e Bagni portavano corsa e qualità, ma le geometrie erano dettate da Romano.
In avanti poi c’era la vera differenza, con Maradona uomo squadra, e in grado di incidere da solo nelle situazioni più complicate, e Careca che era uno dei migliori attaccanti del mondo in quel periodo.
Il Napoli era una squadra forte, compatta, che ruotava attorno a quel fenomeno del calcio che rispondeva al nome di Diego Armando Maradona.
Formazione Milan 1988
Se il Napoli si basava molto sui singoli, il Milan di Sacchi era più un collettivo. Non che i rossoneri non avessero campioni, anzi, ma era tutta la squadra a muoversi come un blocco unico.
La difesa era blindata da Baresi, Filippo Galli (o Costacurta, che però era ancora una riserva), Maldini e Tassotti, mentre a centrocampo era Ancelotti a dettare i ritmi. Donadoni era una mezzala di grandissima qualità, e in avanti la strapotenza fisica e tecnica di Gullit e l’astuzia di Virdis, si sposavano alla perfezione. Fra i rossoneri c’era anche Van Basten, che però in quel suo primo anno al Milan ebbe parecchi problemi fisici, e non incise come negli anni a seguire, anche se al San Paolo anche “il cigno di Utrecht” lasciò il segno con un gol.
La partita Napoli Milan dell’1 maggio 1988
Il Milan parte sotto in classifica e deve fare la partita, ma il pubblico è tutto dalla parte del Napoli, e spinge gli Azzurri a resistere in un periodo di appannamento dei partenopei.
Sono i rossoneri a portarsi avanti grazie a una progressione di Gullit finalizzata di testa da Virdis, ma nel finale del primo tempo, una punizione di Maradona si infila sotto l’incrocio, facendo esplodere il San Paolo, e ridando speranza ai padroni di casa.
La squadra di Sacchi però ne ha di più, Gullit è imprendibile, ed è ancora “il Tulipano Nero” a servire Virdis che porta avanti ancora il Milan. Sarà poi Van Basten, subentrato nel secondo tempo, a chiudere la contesa con il terzo gol, prima che il gol di Careca tenga tutti sulla corda fino alla fine, ma sono i ragazzi di Sacchi a fare festa fra gli applausi sinceri del pubblico del San Paolo.
Il sorpasso è compiuto e il Napoli, diviso da tante polemiche interne, a quel punto crollerà. La domenica successiva i campioni d’Italia in carica cadono a Firenze, mentre il Milan impatta 0-0 a San Siro con la Juve, e si avvicina sempre più allo scudetto.
La matematica certezza del titolo arriverà all’ultima giornata, con il Milan che pareggerà a Como, mentre il Napoli perderà ancora in casa con la Sampdoria.
Sarà il primo scudetto dell’era Berlusconi, e il primo dei rossoneri dopo 9 anni di attesa.
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