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Mondiali

Il 2022 si conclude con una pessima notizia per il mondo del calcio.

Dopo una lunga malattia, e un peggioramento continuo nelle ultime settimane, ci lasciato Edson Arentes do Nascimiento, da tutti conosciuto come Pelè.

Se ne va il più grande di sempre, colui che è stato fedele per sempre al suo club, il Santos, il campione che ha condotto il Brasile a tre titoli mondiali, e il calciatore che è stato in grado di far appassionare al calcio gli statunitensi.

Ripercorriamo velocemente quella che è stata la sua straordinaria carriera:

 

Pelè e i 3 titoli mondiali con il Brasile

Pelè ha giocato il suo primo Mondiale nel 1958 in Svezia quando non aveva ancora compiuto 18 anni. Il Brasile non aveva ancora vinto i Mondiali, e il giovanissimo campione trascinò la nazionale di Feola al trionfo. Pelè fu protagonista in quel torneo con 6 gol e, dopo averne fatti 3 alla Francia in semifinale, contribuì con una doppietta nel 5-2 in finale contro la Svezia.

Pelè vinse il Mondiale anche nel 1962 in Cile con la nazionale brasiliana, ma un infortunio lo mise ben presto fuori dai giochi, e non fu lui il principale protagonista nella vittoria brasiliana in quel torneo. Quattro anni dopo in Inghilterra, i difensori avversari continuarono a prendere di mira le sue caviglie, e il Brasile uscì clamorosamente al primo turno in quel Mondiale.

Pelè tornò però protagonista nel Mondiale in Messico nel 1970, alla guida di una nazionale brasiliana straordinaria, probabilmente la più forte di sempre.

O Rei aprì le marcature in finale contro l’Italia, una partita vinta dai verdeoro per 4-1.

Quello fu l’ultimo Mondiale a cui partecipò Pelè, che rinunciò s giocare quelli del 1974, e concluse la sua carriera in nazionale con lo straordinario score di 3 Mondiali vinti in 4 edizioni in cui ha preso parte.

 

Pelè con i club

O Rei ebbe più volte occasione di trasferirsi in Europa- pare che l’Inter di Angelo Moratti fu molto vicino a lui a fine anni Cinquanta- ma spese quasi tutta la carriera nel Santos, con cui rimase dal 1957 al 1974.

Pelè diventò un’icona nazionale, il simbolo del Santos e del Brasile, e sia il club che il Paese non potevano privarsi della sua presenza.

Solo a fine carriera accettò la corte della NASL (National American Soccer League) americana, per contribuire a sviluppare il calcio negli Stati Uniti.

pele 1

Pelè vestì così la maglia dei New York Cosmos dal 1975 al 1977, mietendo successi anche negli States, e dando un apporto fondamentale alla crescita del movimento fra i giovani americani.

 

Pelè al cinema

Dopo le vittorie in serie con la nazionale brasiliana e con i club, nel 1981, quando Pelè aveva ormai lasciato il calcio giocato, il regista John Huston gli chiese di partecipare da protagonista- assieme ad altri grandi campioni del mondo del calcio- al film “Fuga per la vittoria”.

Fu un grande successo per la critica e per il pubblico, e Pelè recitava ovviamente nel ruolo dell’attaccante nella squadra dei prigionieri Alleati un in campo nazista.

Se Sylvester Stallone fu il portiere di quel celebre film che compì la parata decisiva, Pelè verrà ricordato per sempre per la straordinaria rovesciata che completò la rimonta della squadra degli internati.

 

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