Il Milan riparte da Pioli, e da un secondo posto che ha permesso ai rossoneri di tornare in Champions dopo un’assenza che durava dal 2014.
Durante l’estate il Milan ha perso pedine importanti come Donnarumma-arrivato a scadenza di contratto e accordatosi con il Paris Saint Germain- e Calhanoglu- stessa situazione del portierone, visto che Maldini e Massara non sono riusciti a trovare un accordo sul rinnovo, e il turco è si è accordato con l’Inter- e ora non sarà facile sostituirli.
La forza dei rossoneri sarà la continuità, visto che Pioli è uno due tecnici delle Top 7- l’altro è Gasperini- ad essere stato confermato in panchina, e il tecnico parmense ripartirà dal suo 4-2-3-1 ormai consolidato a Milanello.
Ai rossoneri però servono ancora alcuni tasselli importanti per poter essere competitivi, soprattutto in Europa.
Il 4-2-3-1 e Ibra. Si riparte da qui
Dicevamo di un modulo di gioco consolidato in casa Milan, e Pioli potrebbe derogare solo in alcuni casi al 4-2-3-1, passando al 4-3-1-2, in caso di utilizzo contemporaneo di Ibrahimovic e del nuovo acquisto Giroud, oppure al 4-4-2.
Il francese Maignan, fresco vincitore della Ligue 1 con la maglia del Lille, avrà il compito non facile di far dimenticare Donnarumma, mentre sulla fascia sinistra, un altro francese, Ballo-Tourè, dovrebbe far rifiatare Theo Hernandez, arrivato a corto di fiato alla fine della scorsa stagione.
Serve un rinforzo anche a centrocampo, perché Kessie (di cui si sta discutendo un rinnovo oneroso per il club) e Bennacer a gennaio 2022 saranno entrambi impegnati in Coppa d’Africa, e Tonali è stato confermato, ma non dà ancora piene garanzie.
Come trequartista il Milan ha rinnovato il prestito con il R.Madrd per Brahim Diaz, mentre il norvegese Hauge e Rafael Leao sono in bilico, e uno dei due potrebbe partire per qualche meta estera prima della fine del mercato.
Oggi il Milan di Pioli giocherebbe così
Chi potrebbe arrivare dal mercato
Il Milan è una delle squadre di Serie A che finora si è mossa di più sul mercato, ma più che altro sono stati confermati prestiti, o completati acquisti, di giocatori già in rosa nella scorsa stagione.
La spesa più onerosa sono stati i 28 milioni di euro investiti per trasformare il prestito in acquisto definitivo di Tomori, ritenuto fondamentale per la difesa rossonera.
Completato anche il trasferimento di Tonali dal Brescia, mentre per Diaz è stato rinnovato il prestito per altri due anni. Si sta sempre lavorando per un rinnovo del prestito per Dalot, dimostratosi molto duttile per la difesa rossonera nella scorsa stagione.
Dal mercato è arrivato Giroud dal Chelsea per l’attacco, e Ballo-Tourè come sostituto di Theo, ma serve ancora un trequartista che possa rimpiazzare Calhanoglu, e i nomi caldi negli ultimi giorni sono quelli del croato Vlasic del CSKA Mosca- ma lo Zenit San Pietroburgo sembra avanti e potrebbe concludere l’operazione nelle prossime ore, e del serbo Tadic dall’Ajax, mentre lo spagnolo Isco probabilmente rimarrà un sogno perché, pur stretto dai tanti campioni a Madrid dove il fantasista non riesce a trovare posto, ha un ingaggio troppo alto per la politica di contenimento dei costi dei rossoneri.