Con il Grand Prix d’Ungheria, in programma, questo pomeriggio, a partire dalle ore 15.10, si chiude la prima parte della stagione F.1. Un campionato dominato, quasi integralmente (fino ad ora), dalle Mercedes di Hamilton e Bottas (oggi partiranno, rispettivamente, in 3a e 2a posizione), anche se è in crescita costante la Red Bull di Max Verstappen (nella foto in primo piano) e la pole di ieri (la prima in carriera per il 21enne pilota olandese), sul circuito dell’Hungaroring, conferma questa prima analisi.
Per le Ferrari ci sono dei segnali di miglioramento, ma, dopo il 4° (Leclerc) e 5° posto (Vettel) conquistati nelle qualifiche, si attende l’analisi del “passo gara” per dare un giudizio più complessivo. La macchina, come anche confermato dalle recenti dichiarazioni di Mattia Binotto (team principal Ferrari), sta crescendo, ma la “SF90” manca ancora di prestazione in curva, anche se i tecnici ritengono di aver individuato la strada giusta e di poter colmare il gap sulle piste più critiche, come quella, per esempio, d’Ungheria. La scarsa affidabilità della vettura è un’altra nota negativa di questo inizio stagione. Problemi di affidabilità che il team Ferrari non presentava in qualifica/gara da almeno 20 anni.
Più in generale Vettel (Ferrari), attualmente 4° in classifica, ad 84 punti da Hamilton (Mercedes), è obbligato a rincorrere e a cercare di recuperare punti preziosi, confermando la determinazione che l’ha portato, per esempio in Germania, dall’ultimo posto della griglia di partenza al 2° (al termine della prova). Completano la top 10 dell'Hungaroring, Pierre Gasly (Red Bull), Lando Norris (McLaren), Carlos Sainz (McLaren), Romain Grosjean (Haas) e Kimi Raikkonen (Alfa Romeo).
Questo scenario, seppure in evoluzione, lascia abbastanza tranquillo Lewis Hamilton, nella corsa al titolo mondiale 2019 (e la Mercedes per quello costruttori) da qui alla fine della stagione (se non si considera il GP di Germania, le “frecce d’argento” hanno avuto proprio nell’affidabilità il loro maggiore punto di forza). C’è, però, l’incognita Verstappen (Red Bull), da tenere sotto controllo, sia per questo gran premio (è un avversario temibile per la conquista del GP magiaro), che, in generale, per la vittoria finale al termine della stagione. Sta crescendo molto e la “RB” sta dando importanti risposte, sia in termini di performance (come nel caso della “pole”), sia appunto a livello di affidabilità durante la gara. La Red Bull ha, tra l’altro, un buon telaio e un’ottima aerodinamica. La pista dell’Hungaroring è un tracciato dove il massimo carico conta molto e, non a caso, la “pole” è stata conquistata dalla scuderia di Verstappen.
Più in generale vincerà, al netto di imprevisti in fase di partenza, chi terrà, su questo circuito, il migliore ritmo gara. C’è da fare attenzione però alla gestione delle gomme. Saranno centrali, per non dire strategiche, la scelte che verranno prese dai team su questo specifico aspetto (soprattutto il “timing” del cambio gomme).
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Vincitore del GP d’Ungheria
Verstappen, Max: quota a 1.80;
° Hamilton, Lewis: 3.25;
° Bottas, Valtteri: 5.50;
° Leclerc, Charles: 17.00;
° Vettel, Sebastian: 17.00.
Pilota con il giro più veloce
° Hamilton, Lewis: 4.50;
° Verstappen, Max: 4.50;
° Bottas, Valtteri: 5.00;
° Leclerc, Charles: 5.00;
° Vettel, Sebastian: 5.00.
Primo pilota a ritirarsi
° Grosjean, Romain: 8.00;
° Ricciardo, Daniel: 11.00;
° Giovinazzi, Antonio: 13.00;
° Verstappen, Max: 23.00;
° Hamilton, Lewis: 34.00.
Leader dopo il 1° giro
° Verstappen, Max: 1.42;
° Bottas, Valtteri: 4.00;
° Hamilton, Lewis: 6.00.
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