Il gesto di Gennaro Gattuso di dimettersi volontariamente da tecnico del Milan, rinunciando ad un cachet da 11 milioni di euro (tanto il valore residuo del contratto pluriennale), per far sì che la società pagasse interamente quanto dovuto al suo staff, lascia aperta una porta per parlare della storia rossonera.
E la mente torna al periodo degli anni ’60, quando sulla panchina del club lombardo c’era un certo Nereo Rocco, che ha firmato pagine gloriose (in Italia e all’estero) di questa società.
Il gesto (nobile) di "Ringhio" rientra in un'idea di calcio che non c’è più e che, in casa Milan, è ben rappresentato proprio dall’allenatore triestino, ribattezzato il “Paron” (inventore, secondo molti, del “calcio moderno”).
Gli anni '60 sono stati uno dei periodi più interessanti nella storia del calcio italiano. Nel decennio in esame, infatti, 5 diversi club hanno vinto almeno un titolo nazionale: parliamo, nello specifico, di Juve, Inter, Milan, Fiorentina e Bologna.
Dal '60 al '69, la coppia Inter-Juve conquisterà 6 scudetti (3 ciascuna). Subito dietro l'AC Milan (2), e il binomio Fiorentina-Bologna (1 a testa).
Ma la nostra attenzione si concentra soprattutto sulla stagione 1961/62, con i rossoneri che riusciranno a conquistare un tricolore (l'ottavo nella storia del club lombardo) veramente difficile sotto la guida dell'allenatore-leggenda Nereo Rocco (nella foto d'archivio sotto).
Un Milan che si caratterizzerà, soprattutto, per un attacco esplosivo: 83 reti realizzate (José Altafini, con la maglia rossonera, conquisterà anche il titolo "ex aequo" di capocannoniere) e appena 36 subite. La squadra di Rocco si presenterà con 22 gol di differenza rispetto al secondo miglior attacco della massima serie: ovvero l'AS Roma (con 61 reti).
A sorpresa, la Juve, campione uscente, terminerà il campionato solo 12ima ad appena 6 punti dal Padova terzultimo (23 punti). Per i rossoneri sarà, alla fine, una stagione trionfale, con 24 vittorie, 5 pareggi e 5 sconfitte complessive.
A dispetto di questi dati, la prima parte della stagione porterà diversi club ad alternarsi in vetta alla classifica (come l'Atalanta e l'Inter campione d'inverno). Il Milan "targato" Nereo Rocco prenderà il largo nelle ultime giornate della stagione (con 10 diversi calciatori della "rosa" a segno). Di questa stagione si ricorda, per esempio, la marcatura "multipla" di Altafini, che riuscirà a realizzare 4 reti nel 5-1 inflitto, nella 12ima giornata, ai campioni uscenti della Juve.
Per la cronaca, il centravanti brasiliano raccoglierà idealmente il testimone dallo svedese Gunnar Nordahl, che, sempre con la maglia rossonera, nel periodo 1949/50-1954-55, aveva conquistato, per 5 volte, la classifica dei "bomber" della massima serie tricolore. Un Milan, è bene ricordarlo, che poteva contare su campioni di qualità come Cesare Maldini, Gianni Rivera, Giovanni Trapattoni e Luigi Radice. Proprio questa "qualità" in campo permetterà alla squadra lombarda di conquistare ben 17 vittorie su 19 incontri, in un determinato momento "cruciale" del campionato '61-'62. Ricordiamo che nel 1969 sempre Rocco, ribattezzato il “Paron” vincerà con questo Milan la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale.
Tornando al "presente" il Milan (nella prossima stagione) accederà direttamente alla fase a gironi della Europa League, senza dover fare i preliminari. Proprio quella Europa League che si chiude, questa sera, a Baku nella “terra del fuoco” dell’Azerbaijan. Anche se il "sogno" dei tifosi rossoneri è di rivedere il club in una finale di Champions League, magari con un nuovo allenatore del prestigio di Nereo Rocco e/o con il cuore di “Ringhio”.
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